La parola e le immagini

Quarto appuntamento

Centro Culturale Candiani - Saletta seminariale al 1° piano
20 Febbraio 2014 ore 17.30

Filosofia visiva. Dialogo fra un filosofo e un artista.
Partecipano: Massimo Donà e Luigi Viola

Un apparente ossimoro introduce il quarto incontro dell’iniziativa La parola e le immagini, promossa dall’Università Popolare di Mestre in collaborazione con l’associazione culturale Galleria Contemporaneo. Incontro che vede un filosofo,  con una notevole esperienza in ambito musicale, dialogare con un artista il quale ha sondato più piani espressivi e diversi media. La filosofia tradizionalmente è l'ambito della riflessione che ha nel logos, nella parola, il suo strumento fondamentale, e che semmai nell'immagine, nel visivo, ha avvertito qualcosa di ingannevole, in grado di mettere in crisi le certezze della conoscenza. Si tratta come è noto di un antico dissidio platonico, che non è però relegabile al solo passato del pensiero occidentale. Nondimeno la tradizione veterotestamentaria ha avvertito nella natura dell'immagine, nel suo aspetto 'doppio', qualcosa che non solo inganna, ma che costituisce una sfida all'atto creativo di Dio, pretendendo di simularlo. Ma anche in questo caso, come per la filosofia, difficilmente si può parlare di problematiche che riguardano solo aspetti non più attuali della nostra cultura, il divieto ebraico ed islamico verso l'immagine continua a valere oggi non diversamente di un tempo.

Massimo Donà nelle sue molte pubblicazioni ha  considerato la filosofia un mezzo privilegiato di indagine proprio intorno a quegli ambiti dove la filosofia medesima sembrava aver preso  le distanze, come appunto la musica o l'arte. Nella pluriennale ricerca di Luigi Viola si intersecano la pittura, il video, la fotografia, la performance. Ma il nucleo originario, e al quale reiteratamente l'autore si richiama, è quello della poesia. Pratica meditativa, sonda calata nell'esistenza quotidiana e segno che affiora sulla superficie della carta, o del corpo, ritrovando il valore anche figurale della parola stessa.

Viola negli ultimi anni si è avvicinato sempre più al pensiero ebraico, e la produzione artistica ne risente in modo molto originale, ad esempio nel tema del paesaggio come una grande scrittura segreta. Dal canto suo Donà si esprime non solo con le parole, ma anche con la musica. E ha sondato diversi aspetti della produzione più propriamente visiva, dal teatro alla grafica.

Coordina l’incontro Riccardo Caldura.