Brigitte Kowanz

Galleria Contemporaneo
17 Aprile - 27 Maggio 2007

Inaugurazione:
14 Aprile ore 18.00

Si narra che Goethe, morendo abbia pronunciato come sua ultima frase: «Mehr Licht» (più luce).
In MORE L978T, titolo parzialmente criptato di una recente pubblicazione della viennese Brigitte Kowanz, i numeri 9, 7, 8 definiscono la posizione nell’alfabeto inglese delle lettere I, G, H. Non si tratta di un semplice gioco di sostituzione, ma dell’incipit ad un’opera che si genera nell’intersezione fra numero, parola e luce.
Luce neon, mezzo con cui l’artista lavora da circa vent’anni e per cui è nota internazionalmente, e materiali freddi come l’alluminio, il vetro, l’acciaio, gli specchi. Un’opera, dunque, estremamente finita e hi-tech che immerge il visitatore in un’atmosfera rarefatta di materiali, strutture e testi sempre in relazione con lo spazio architettonico. In Masstab (scala di misura) i segmenti neon e i rapporti indicati dalle cifre luminose definiscono le proporzioni fra i lati dell’ambiente in cui l’installazione di volta in volta viene collocata.

Negli ultimi anni l’artista, docente alla prestigiosa Universität für angewandte Kunst di Vienna, ha prodotto una serie di lavori dove gli aspetti analitici e concettuali aprono verso una dimensione ulteriore. Come nel vertiginoso Exit (2006) in cui la scritta al neon e le superfici specchianti generano uno spazio visivamente immisurabile e poeticamente di grande intensità. Questo ed altri lavori, esposti per la prima volta in Italia alla Galleria Contemporaneo, offrono un’occasione rara e di rilievo per accostarsi ad una ricerca dalla notevole coerenza formale e densa di suggestioni.


English version

The story goes that Goethe, while dying, said as his very last words: «Mehr Licht» (more light).
In MORE L978T, the partly encrypted title of a recent publication on the Viennese artist Brigitte Kowanz, the numbers 9, 7, 8 correspond to the alphabetical positions of the words I, G, H. It is not a matter of a simple substitution trick, but rather the incipit to a work that arises from the intersection between numbers, words and light.
Neon light, the medium the artist used to work with since almost twenty years and for which she is internationally acclaimed, and cold materials such as aluminium, glass, steel and mirrors. Thus an extremely refined and hi-tech work that plunges the viewer into a rarefied atmosphere of materials, structures and texts always in relation to the architectural space. In Masstab (scale) the neon segments and the ratios, indicated by bright numerals, define the proportions between the sides of the environment where the installation is placed each time.

During the last years the artist, professor at the renowned Universität für angewandte Kunst in Vienna, produced a series of works where analytic and conceptual aspects disclose a further dimension. Like in the vertiginous Exit (2006) where the neon sign and the mirroring surfaces shape a space that cannot be visually measured and has a strong poetical intensity. This and other works, on show for the very first time in Italy at the Galleria Contemporaneo, give us a unique and important chance to approach a strongly evocative artistic research of great formal coherence.