Una generazione intermedia

Percorsi artistici a Venezia negli anni '70

Galleria Contemporaneo
21 Aprile - 27 Maggio 2007

Inaugurazione:
21 Aprile ore 11.00

Opere di: Claudio Ambrosini, Pier Paolo Fassetta, Sirio Luginbuhl, Federica Marangoni, Paolo Patelli, Romano Perusini, Fabrizio Plessi, Michele Sambin, Guido Sartorelli, Mario Piccolo Sillani, Luigi Viola. A cura di Riccardo Caldura.

Negli anni ’70 si è venuta costituendo a Venezia una situazione artistica fluida che ha avuto alcuni luoghi di incontro e confronto fra i quali va certamente annoverata la Galleria del Cavallino. Una situazione artistica che non si è definita in movimenti o gruppi, ma che comunque ha visto una consonanza nell’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare il video, nel ricorso alla performance e alla fotografia, nell’attenzione ad una dimensione concettuale e poetica dell’opera molto innovativa rispetto alla stagione artistica precedente. In questo senso va inteso il termine intermedia proposto come indicazione per il percorso espositivo che si aprirà al Centro Candiani di Mestre il 21 aprile e che proseguirà per tutto il mese di maggio. Intermedia perché diversi sono stati i mezzi interpretati dagli artisti con molta leggerezza e con una notevole capacità e libertà nello sperimentare. Il progetto espositivo non ha lo scopo, né l’intento, di offrire un completo panorama artistico di un decennio così intenso e problematico come quello degli anni ’70 a Venezia. Semmai vuole essere una prima occasione pubblica per riconsiderare significativi percorsi contemporanei di un decennio che da più parti viene osservato ora con un’attenzione sempre maggiore.

Al Centro Culturale Candiani verranno esposte fotografie, quadri, grafiche, testi, installazioni, lavori con luce neon, video; tutti lavori che pur essendo stati presentati in quegli anni in importanti esposizioni e rassegne, sia in città che in Italia e all’estero, nella gran parte dei casi poi non sono stati più esposti. Una mostra che non si ripropone affatto di essere un tuffo nel passato, quanto piuttosto un invito a considerare la vitalità e l’originalità di una stagione artistica in città, che il polarizzarsi della scena artistica nazionale prima nell’Arte Povera e poi nella Transavanguardia, ha di fatto proiettato in una zona d’ombra, sulla quale forse è tempo di fare luce. Si tratta dunque di una prima occasione per iniziare un lavoro di analisi che ci si augura possa venire approfondito attraverso altri successivi appuntamenti espositivi. Durante il periodo espositivo saranno organizzate occasioni di incontro pubblico, conferenze, appuntamenti musicali e teatrali. Fra i materiali che aiuteranno a capire meglio la particolarità della situazione a Venezia in quegli anni anche delle recentissime videointerviste a critici, curatori, galleristi e operatori che hanno collaborato con gli artisti.